venerdì 29 febbraio 2008

FONDI REGIONALI A RISCHIO

Il 22/9/2007 la Giunta regionale del Piemonte ha stanziato 5,8 milioni di euro per l’incremento delle ZTL fino al 20% delle strade dei centri abitati, nei comuni con più di 20.000 abitanti, in particolare per:
- sistemi di dissuasione a protezione degli accessi alle ZTL;
- sistemi di controllo degli accessi alle ZTL, compresi sensori per consentire l’accesso ai mezzi autorizzati;
- acquisto di veicoli per il trasporto pubblico locale a basso impatto ambientale da usare nelle ZTL;
- realizzazione e ampliamento di parcheggi di attestamento.
Rivoli ha a disposizione una somma di 200.000 euro. Gli interventi, per godere del contributo, devono essere completati entro il 30 novembre 2008.

Leggi il comunicato stampa della Regione.

giovedì 28 febbraio 2008

TAVOLO TECNICO (2)

Si è svolta il 27 febbraio la prima riunione del TAVOLO TECNICO promosso dal Comitato di Quartiere Centro Storico sul tema “Traffico e riqualificazione del Quartiere Centro Storico di Rivoli”. L’incontro si è sviluppato in un clima positivo, senza contrapposizioni tra le parti, con significative convergenze sugli obiettivi generali. La prossima riunione si terrà il 12 marzo.

martedì 26 febbraio 2008

STRADE PER LA GENTE

Nessuna città italiana fra le tre premiate per “Le strade per la gente”, il premio della Settimana Europea della Mobilità, riconoscimento per le città più virtuose in materia di mobilità non motorizzata. Sono risultate vincitrici:
- Francoforte sul Meno (Germania), per aver organizzato una efficace campagna informativa sulle sfide nei settori dell'ambiente e dei trasporti; nel corso della settimana della mobilità Francoforte ha chiuso per 2 giorni la principale via della città per preparare i cittadini alla sua chiusura definitiva.
- Koprivnica (Croazia), che ha promosso un programma triennale con l'obiettivo di destinare 1,5 km di strade del centro al trasporto non motorizzato, di promuovere gli spostamenti a piedi, di sviluppare il trasporto pubblico con utilizzo di biodiesel e, infine, di di rendere accessibili ai disabili edifici pubblici, marciapiedi e attraversamenti pedonali.
- Arad (Romania), che ha puntato sull’educazione sulla qualità dell'aria, sul trasporto sostenibile e sulla protezione dell'ambiente, grazie a visite-studio e misurazioni della qualità dell'aria nelle strade.

Tra le altre città finaliste: Almeirim (Portogallo), Bjelovar (Croazia), Budapest (Ungheria), Kromeriz (Repubblica ceca), Ostersunds (Svezia), Ponferrada (Spagna), Sheffield (Regno Unito).

domenica 24 febbraio 2008

VROOOM....

Ripresa a velocità naturale (velocità calcolata: 45 km/h).
Cosa sarebbe successo se un pedone spuntava dalla curva cieca?
E se invece di un pedone era un adulto con la carrozzina di un bambino?

Fatti episodici? No, in questa via, nelle ore di punta del mattino, transitano sino a 130 autovetture all'ora, e almeno metà a velocità simili (molte a velocità maggiori).

COMMERCIO E CENTRO STORICO

Poco meno di 2 anni fa (marzo 2006), si è tenuto a Riva del Garda il Convegno: “A Riva del Garda si parla di mobilità e sosta - Governo di mobilità e sosta nelle città ed aree turistico residenziali". Il Convegno era promosso da Euromobility con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Riva del Garda. Potete leggere, perché molto interessante, l’intervento di Franco Gamba, Presidente dell’Unione Commercio, Turismo e Attività di Servizio dell’Alto Garda e Ledro. Vorrei sottolineare tre punti di questo intervento, su cui tutti (amministratori, residenti, commercianti, operatori turistici, ecc.) dovremmo riflettere:

"Una amministrazione (…) sa bene come spostare il traffico al di fuori dei centri storici sia divenuta una opportunità di sviluppo e di attrazione e non una minaccia."

"L’eccesso di presenza dei centri commerciali e lo strapotere della grande distribuzione, hanno di fatto schiacciato il piccolo negozio, ma la possibilità su cui noi (associazioni di categoria) abbiamo lavorato con impegno è quella di proporre il centro storico quale VERO centro commerciale a cielo aperto, dove il cliente nel far la spesa, lo shopping, fruisce non solo dei prodotti, ma della cultura, della socialità, della tradizione del luogo."

"Governare oggi è anche fare scelte impopolari, ma necessarie e di prospettiva, ma tutto ciò è possibile solo se le componenti sociali imparano a dialogare tra loro su problemi reali (...)"

venerdì 22 febbraio 2008

ZTL E CORSO SUSA

Antonio Bottega e Mario Bricco, Presidenti dei Comitati di Quartiere Posta Vecchia e Borgo Nuovo, annotano le loro preoccupazioni in un articolo apparso su Luna Nuova del 19 febbraio. Come non condividerle. Come abbiamo già detto, per il bene della città occorre una soluzione globale al problema del traffico. Basta osservare una cartina e ragionarci sopra per capire che le cose non vanno; con nessuna strada ad ovest della collina morenica, il traffico è concentrato ad est e indirizzato o sulla tangenziale (col casello di Bruere), o sull’asse di corso Susa; o attraverso il Centro Storico. E’ innegabile che una soluzione debba essere trovata per garantire la sicurezza dei pedoni nelle strette vie del Centro Storico, ma non possiamo tralasciare i problemi sollevati dall’articolo citato che, giustamente, si conclude con queste parole “(la questione) E’ intricatissima.” Intricatissima perché paghiamo pesantemente un ritardo di quasi due decenni nel non aver saputo/voluto progettare soluzioni ad ampio respiro.
Ora comunque tutti sembrano concordare che “qualcosa va fatto”, al più presto.
Il Tavolo Tecnico della prossima settimana dovrebbe servire ad un confronto sui problemi e sulle possibili soluzioni, senza preconcetti e senza inutili contrapposizioni, perché l'obiettivo è in gran parte comune.

martedì 19 febbraio 2008

IL PAESE DEGLI UOMINI...


Nicoletta de Biasi, residente a Rivoli, ha scritto questo racconto. Satirico, per ridere un po’, forse amaramente, sugli eventi delle ultime settimane; non possiamo essere sempri seri, qualche momento di pausa dobbiamo pur prendercelo…

Se volete leggerlo cliccate sul link seguente:
Il paese degli uomini che non riuscivano a decidere

UN TAVOLO TECNICO PER RIVOLI

Il Comitato di Quartiere Centro Storico S. Martino ha organizzato per il 27 febbraio un TAVOLO TECNICO sul tema “Traffico e riqualificazione del Quartiere Centro Storico di Rivoli”. Il Tavolo nasce dal momento di incertezza relativo alle recenti vicende sulla ZTR/ZTL. E’ un tentativo di concordare una posizione condivisa di tutte le parti interessate dal problema (quartieri, non solo il Centro ma anche quelli limitrofi; associazioni del commercio, culturali e ambientalistiche; personalità della nostra città).
La partecipazione è su invito; gli Atti verranno resi pubblici quanto prima.
_
Parteciperanno al Tavolo (in ordine alfabetico):
- Rita ARDITO (Associazione Rivoli Shopping);
- Liliana BOELLA (Associazione Collina Morenica);
- Antonio BOTTEGA (Presidente Comitato di Quartiere Posta Vecchia);
- Mario BRICCO (Presidente Comitato di Quartiere Borgo Nuovo);
- Giacomo CACCIABUE (Presidente Comitato di Quartiere Centro Storico);
- Mauro CARBUTTO (Responsabile Confesercenti Rivoli);
- Pietro LA CAMERA (Presidente Lega Ambiente Rivoli);
- Mario MENEGATTI (Presidente Associazione La Meridiana, Rivoli);
- Pierino NERVO (Commissione Urbanistica);
- Francesca ZOAVO (Presidente Comitato di Quartiere Bastioni);
- Adriano SOZZA (Vice Presidente Istituto Salotto e Fiorito);
- Carlo TARICCO (Presidente Comitato di Quartiere Borgo Uriola).
Moderatore Enzo Farina; segretari e verbalizzatori: Cesare Tambussi e Franco Compierchio.

I PROBLEMI che saranno affrontati dal Tavolo Tecnico sono:
- traffico di attraversamento;
- sicurezza dei pedoni;
- congestione del traffico sugli assi periferici;
- inquinamento ambientale, atmosferico ed acustico;
- parcheggi insufficienti;
- crescita urbanistica in aree già congestionate;
- carenza dei mezzi di trasporto pubblici.

Le SOLUZIONI da esaminare sono state suddivise in:
A breve termine (3/9 mesi)
- ZTL aperta a cittadini del Centro Storico e aree limitrofe.
- Zone pedonali.
- Realizzazione/ottimizzazione parcheggi in aree già esistenti.
- Riduzione della velocità dei veicoli (controlli con postazioni fisse).
- Riduzione pedaggio (abbonamento mensile/annuale) casello di Bruere
- Nuovo sistema di Trasporto urbano.
A medio termine (1/3 anni)
- Eliminazione casello di Bruere.
- Realizzazione parcheggi già programmati
(area demaniale dietro Manica Lunga; viale Partigiani, area Antonielli;
raddoppio parcheggio Via Balegno).
A lungo termine (5/10 anni)
- Metropolitana.
- Creazione di un grande parcheggio coperto.
- Tunnel sotto la collina.
- Allargamento tangenziale o bretella laterale.

domenica 17 febbraio 2008

IL "PIOZZOGATE"

Scusate il gioco di parole col Watergate; qui nessuna intercettazione, di quelle che portarono poi alle dimissioni di Nixon. Ma una vicenda da chiarire.

Il 24 settembre 2003 la Giunta di Rivoli, con la delibera n° 397, a seguito di una ricerca di mercato e preso atto delle manifestazioni di interesse pervenute, concede in uso Palazzo Piozzo alla società “The FINE ARTS EIS s.r.l”, prevedendo l’utilizzo del Palazzo per convegni di associazioni e aziende industriali e di servizi, mostre culturali e di mercato, conferenze stampa, ricevimenti. Il corrispettivo annuo richiesto è di 25 mila euro; ma la FINE ARTS, obbligata dal contratto alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, potrà portare a detrazione le spese sostenute per la manutenzione straordinaria sulla base di una programmazione concordata con l’Amministrazione. Viene anche precisato che:
- le iniziative culturali e commerciali dovranno essere oggetto di programmazione quadrimestrale;
- i locali sono da destinare ad uso polivalente con predominanza culturale e di promozione a servizio delle categorie commerciali della città di Rivoli;
- il concessionario, previa autorizzazione del Comune, può affittare i locali … per attività che rientrino tra quelle previste nelle finalità (di cui sopra);
- il concessionario provvede a propria cura e spese all’esecuzione di tutte le opere ordinarie e straordinarie necessarie a rendere utilizzabile il bene … nel rispetto delle norme urbanistiche.
- in caso di mancato rispetto di questi obblighi il Comune può revocare la concessione.

L’idea poteva essere ottima; mancando i finanziamenti, anziché tenere chiuso il Palazzo, meglio affidarlo ad una seria società privata, che nello stesso tempo investa per la manutenzione ordinaria e straordinaria (guardate il sito della FINE ARTS.

Peccato che:
- le iniziative culturali promosse sembrano essere il minimo indispensabile per rispettare il contratto; dal sito (se altre ce ne sono state me ne scuso, ma non sono descritte), negli ultimi due anni risultano tre eventi: aprile 2006, mostra di Francesco Tabusso; dicembre 2006, mostra “Caravaggio sì, Caravaggio no”; ottobre 2007, mostra di Giacomo Soffiantino;
- nel frattempo, specie nelle estati del 2006 e 2007, si sono tenute feste (di laurea? matrimoni?), con karaoke e volumi altissimi sino a tarda ora, anche dopo l’una di notte, con diversi interventi delle forze dell’ordine chiamate dai cittadini.

Inoltre (vedi Luna Nuova del 22 gennaio, pag. 10) emerge che:
- la competenza sul controllo di Palazzo Piozzo è passata dall’Assessorato ai Lavori Pubblici a quello dell’Urbanistica;
- non esiste un verbale dello “stato di fatto” del Palazzo quando venne concesso alla FINE ARTS (difficile quindi verificare i lavori eseguiti dal concessionario);
- non è mai stata effettuata negli anni nessuna verifica dei lavori eseguiti, nè economica (ricordo che i lavori andavano conteggiati per scalare il canone annuo, mai pagato) nè per verificarne la congruità con i vincoli urbanistici e artistici;
- alcuni locali sono stati affittati a imprese, pare senza la necessaria autorizzazione Comunale (vedi Luna Nuova del 12 febbraio); poiché il riscaldamento è spento, per risparmiare, gli affittuari utilizzano stufette elettriche; nello stesso articolo viene anche riportato che: i gestori hanno installato una stufa a legna; ci sono chiazze di umidità sulle pareti; gli estintori sono stati messi a norma in questi giorni, la precedente manutenzione risaliva al 2004.

Cosa sta succedendo dunque a Palazzo Piozzo?
Sono stati effettuati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria?
I lavori hanno rispettato i vincoli storici e artistici, o la struttura e gli arredi sono stati alterati?
In che condizioni è il Palazzo? Chi ha vigilato che non vi siano stati danni alle strutture, agli affreschi, agli arredi causati dalle “manifestazioni” (feste) che si tengono?
L’impianto elettrico è a norma? Sono rispettate le norme antincendio?
Quale sarà il futuro di Palazzo Piozzo? La concessione verrà ritirata?


La notizia più recente è che a partire da settembre si trasferirà da Torino a Palazzo Piozzo il Master di Peacekeeping Management dell’Università di Torino. Finalmente una buona notizia: giovani da tutto il mondo a Rivoli per formarsi per costruire la pace. Al momento non è chiaro se la FINE ARTS sarà ancora presente o se questo è il prologo della revoca della concessione.

SEPARATI IN CASA

I lavori della Risalita meccanizzata sono in corso; tralasciamo i dibattiti che ne hanno preceduto la realizzazione, i motivi dei sì e quelli dei no. Ormai è in costruzione e (presto) sarà pronta. Quale strategia ha mosso l’Amministrazione a volere fortemente la Risalita?

Sul sito del comune un messaggio del Sindaco illustra il progetto della Risalita.
Ne sottolineo alcuni punti:

"Sono due gli elementi che negli anni ’80 hanno contribuito a migliorare il centro storico di Rivoli: la destinazione del "nostro" Castello a Museo d’arte contemporanea e la pedonalizzazione di via fratelli Piol. ....."

"Si è così continuato in quel lento, faticoso, ma indispensabile lavoro del progettare e del pensare la nostra città a partire dal desiderio e dal bisogno di Bello, per tenere insieme ciò che non può essere diviso e ciò che non deve essere separato o tenuto distante: il Castello e il “suo” centro storico. (....) Si tratta, in altre parole, di continuare quel forte e invisibile legame che intreccia la vita del nostro Castello con la sua città. Per continuare non solo a salire verso il punto più alto di Rivoli, ma attivandoci anche perché chi sale al Museo venga invogliato a scendere nel nostro Centro Storico e a vivere alcune ore con noi..."

Potete consultare anche il volantino predisposto dal Comune sulla Risalita.

Il problema che vogliamo porre è evidente dall’immagine di questo post (cliccate sopra per ingrandire l’immagine).
Due aree turistiche, quella del Castello e l’area pedonale di Via Piol. Ma separate dall’asse di v. Santa Croce: via stretta e trafficata (l’imbocco da piazza Matteotti è particolarmente stretto).
Da piazza Matteotti, per salire direttamente al piazzale del Castello si percorrono 380 m; dallo stesso punto, per arrivare alla Risalita sono 280 m. Come invogliare chi sale verso il Castello da via Piol a prendere la Risalita se deve percorrere v. Santa Croce in fila indiana, temendo che i propri bambini siano investiti dalle auto? Discorso analogo per chi scende dal Castello, il colpo d’occhio sul traffico di piazza Bollani e v. Santa Croce non è piacevole. Alternativa: creare un percorso Risalita-v.Marchetti-v.Al Castello? ma così il turista perde la Collegiata e Santa Maria della Stella (e un eventuale “aggancio” a Palazzo Piozzo, se sarà meglio utilizzato in futuro).
Soluzioni? Le solite, ovviamente: ZTL e/o pedonalizzazione di v. Santa Croce.

RIVOLI versus VENARIA


Titti e Sandro, due amici toscani che da anni non venivano a trovarmi. Hanno voluto visitare la Reggia di Venaria Reale; sono rimasti molto colpiti; anche dalla via pedonalizzata (via Mensa), che porta all’ingresso della Reggia. Tornati a Rivoli per cenare da noi, li ho visti perplessi; avevano già visitato negli anni scorsi il Castello, e sicuramente annotavano similitudini e differenze tra due città sede di edifici sabaudi. A un certo punto Titti mi ha chiesto: “Ma com’è possibile, tutto questo traffico, in vie così strette? i turisti scappano…”. Ho cercato di spiegarle che per Venaria è più semplice: è in piano, ha la tangenziale e delle circonvallazioni. “Beh, ma proprio perché qui le vie sono più strette è urgente limitare il traffico…”.

La Reggia di Venaria è un pericoloso concorrente per il Castello di Rivoli? Sarebbe possibile coordinare “pacchetti” turistici per le due reggie sabaude? Ma il turista che arriva al Castello sarà invogliato a scendere in paese? Ne parleremo nel prossimo post.

venerdì 15 febbraio 2008

IN ATTESA....

Luna Nuova ha pubblicato oggi una mia breve lettera:
Egregio Direttore,
a oltre tre settimane dalla pubblicazione della mia lettera, annoto con piacere che almeno uno degli “attori” che avevo tirato in ballo, la Confesercenti, ha risposto proponendo una soluzione, forse non quella desiderata dai residenti, ma comunque indice di un abbandono delle posizioni di chiusura che avevano portato a minacciare la serrata dei negozi. E interessante è stato anche il dibattito che si è sviluppato sulle pagine del vostro giornale grazie alla voce dei lettori, che ha riguardato non solo i problemi della viabilità ma anche la vocazione turistica della nostra città.
Purtroppo, a meno che non venga in questi giorni contemporaneamente a questa mia, manca una risposta chiara da parte dell’Amministrazione, anzi abbondano dichiarazioni estremamente generiche (ricerca del consenso, agire con gradualità, stabilire la regia, ecc.). Inoltre sul sito del Comune non c’è nulla su questo problema, né nell’area “Lavori Pubblici e Viabilità”, né nelle “news”, né negli “Appuntamenti”…; questa “assenza” è sconcertante e deprimente.
E’ dunque auspicabile che le forze civiche che si sono attivate si confrontino spontaneamente sul problema del traffico, senza sprecare ulteriore tempo. Da parte mia ho iniziato un blog su questi temi, consultabile al seguente indirizzo: www.rivoli2010.blogspot.com.
Distinti saluti.

Quando ho visto sul giornale una intera pagina dedicata ad una intervista al nostro Sindaco, ho pensato che la mia lettera potesse trovare una smentita. Fortunatamente (o sfortunatamente) il tema del traffico e della sicurezza dei pedoni non viene affrontato, se non con la notizia che una decisione verrà presa; giusta comunque l’osservazione del Sindaco che “molte decisioni… hanno atteso Tallone” perché non sono state prese in precedenza. Il Sindaco elenca anche diverse realizzazioni della Giunta; non voglio entrare nel merito, amministrare una città come la nostra deve essere difficile, resta il fatto che il problema oggetto di questo blog continua a essere irrisolto.

Sullo stesso numero anche una lettera di A. Campone che, tra l’altro, rileva come nei primi anni ’80, in occasione della pedonalizzazione di via Piol, ci fu una netta opposizione dei commercianti, che temevano una diminuzione dei loro affari… no comment, come dice giustamente l’autore della lettera…

Infine, un commento alla lettera dell’opposizione (a firma Siviero, Comoretto, ecc.): a parte rivendicare l’attività dell’opposizione in atti formali contro la ZTR (su cui siamo ormai tutti d’accordo nel criticarne il progetto), sarebbe interessante sapere, nella sostanza, cosa pensa l’opposizione sulla ZTL, sull’ampliamento della zona pedonale; in sintesi, l’opposizione ha un progetto per risolvere questi problemi?

giovedì 14 febbraio 2008

NUOVE AREE RESIDENZIALI ?

In una affollata assemblea di qualche giorno fa, i cittadini del quartiere Posta Vecchia hanno espresso la loro opinione sui progetti dei nuovi insediamenti residenziali di corso Susa; un resoconto dei fatti e delle posizioni è stato pubblicato su Luna Nuova del 12 febbraio. Cementificazione, aumento del traffico (in un asse già congestionato), inevitabile penuria di parcheggi. Ovvia la necessità di “fare cassa”, ma altrettanta ovvia e giusta la reazione dei residenti. Siamo con loro.

Allora introduciamo un altro possibile rischio per la nostra città. Parliamo dell’acquisizione dell’”area Antonielli”, al fine di realizzare il parcheggio a ridosso di viale Partigiani d’Italia; vi sono state diverse polemiche su questo progetto, ma per ora vorrei tralasciarle e introdurre invece un ulteriore problema. Questa area (vedi immagine) è un importante polmone verde per Rivoli, ha una importanza storica e ambientale. Corre voce che, contestualmente alla costruzione del parcheggio, un parte sarà destinata alla costruzione di un nuovo centro residenziale: anche qui, cementificazione, speculazione, aumento del traffico. Queste voci hanno un fondamento? Qualcuno dell’Amministrazione può smentirle?

COMMENTATE IL BLOG

E’ ora possibile postare commenti. Commenti sul blog nel suo complesso; commenti e proposte sui singoli post da oggi in poi.

I commenti saranno resi pubblici dopo revisione, per evitare la comparsa di insulti o frasi spiacevoli, ma al di là di questo saranno pubblicati integralmente.

Per postare commenti non è necessario registrarsi.

lunedì 11 febbraio 2008

BREVE STORIA (2007 - oggi)

Gennaio 2007. Incontro sulla revisione del PUT tra il Comitato di Quartiere del Centro Storico e il gruppo di lavoro dell’amministrazione (assessori Colombo, urbanistica; Dilonardo, lavori pubblici; Bellino, commercio; dirigente dell’Urbanistica architetto Proi; due architetti consulenti del comune, Fubini e Alifredi). Tenendo conto delle diverse esigenze espresso, i due consulenti presenteranno nei prossimi mesi una proposta di regolamentazione del traffico.

Marzo 2007. In una ennesima riunione, i consulenti propongono di bloccare il traffico di attraversamento di fatto 24 ore su 24, ma rendendo accessibile il centro storico da tutte le parti; si prospetta una sperimentazione per l’estate, in realtà ci vorrà più tempo…

Luglio 2007. In un’Assemblea presso la casa del Conte Verde l’Assessore Colombo e i due consulenti presentano una prima bozza del progetto, che desta molte perplessità… (vedi oltre).

Settembre 2007. Nuovo incontro tra il Comitato di Quartiere, l’Amministrazione (Colombo, Dilonardo, Bellino, Rotella) e i due consulenti. La proposta per eliminare il traffico di attraversamento prevede l´impossibilità di superare via Piol e viene definita ZTR (Zona a Traffico Regolamentato):
- chiusura di via Santa Croce e deviazione traffico in via al Castello;
- chiusura di viale Partigiani (zona chiesetta San Lorenzo) e deviazione traffico su via Vecco (che cambierebbe senso di marcia) o ritorno in viale Partigiani;
- chiusura di via Capra all´altezza di piazza Marinai d´Italia e deviazione traffico su via Savarino;
- chiusura di via San Rocco all´incrocio con via Rombò con obbligo a proseguire verso piazza Bollani o a svoltare a sinistra in via Balzetti o ancora con deviazione traffico in via ex Internati per chi deve accedere alla zona delle scuole in via Arnaud
Sono previste inoltre due navette per trasporto locale che si incontrano in piazza San Rocco, una con percorso nord -sud e viceversa partendo da corso Susa vicino alla caserma Alpini (dove si attesterà il 36) per arrivare all´ospedale, l´altra ovest-est e viceversa partendo dal Castello per arrivare vicino al cimitero.
L´inizio della sperimentazione è previsto per il gennaio del 2008.
Il Comitato di Quartiere prende atto della buona volontà (finalmente) dimostrata dall’Amministrazione; ribadisce però che continua ad essere favorevole all'istituzione di una ZTL e a una estensione dell'area pedonale di Via Piol, evidenziando come l’attuale proposta danneggi anche i residenti impedendo indiscriminatamente a tutti l’attraversamento di via Piol.

Dicembre 2007. Preceduto da una polemica sul progettato parcheggio di Viale Partigiani, il mensile del comune di Rivoli (RivoliRi) presenta occupando un’intera pagina il progetto della ZTR, riportando il 2 febbraio come data di inizio della sperimentazione.

Gennaio 2008. A seguito di una riunione, tenutasi il 27 dicembre, tra il Sindaco, gli assessori Bellino, Provenzano e Dilonardo e, per la Confesercenti, i signori Carta e Carbutto, e a seguito della discussione svoltasi nella riunione della Giunta Comunale del 10 gennaio 2008, emergono posizioni contrastanti. La Giunta decide di bloccare l’avvio della sperimentazione della ZTR; l’assessore Colombo rimette nelle mani del Sindaco il mandato ricevuto di elaborare il progetto per risolvere i problemi del traffico.

Siamo ritornati ai nostri giorni, e al motivo della mia lettera del primo post di questo blog.

BREVE STORIA (2006)

Luglio 2006. I problemi della ZTL e della zona pedonale si intrecciano, in qualche modo, con quelli della tanto discussa “Risalita meccanizzata”. Il 2 luglio 2006 (preceduto da una raccolta di 5000 firme contro la sua realizzazione) si tiene un referendum consultivo, cui partecipa solo il 20% della popolazione, ma dove la maggioranza (60%) è per il NO. Non è nostra intenzione toccare questo troppo complesso argomento. Ricordiamo solo che:
- il Sindaco afferma che “il problema della risalita non è parso un vero problema e con l'astensione, la gente ha detto che deve essere la politica ad affrontare problemi come questi” (fosse così anche per le limitazioni del traffico!).
- la Giunta decide quindi di proseguire con i lavori della risalita, già appaltati; l’argomento della ZTL viene rinviato.

Ottobre 2006. Il Comitato di Quartiere redige un documento sul problema della “Risalita meccanizzata”; non entrando nel merito della vicenda, riportiamo uno stralcio:
“Non sono mancate le perplessità sull’utilità dell’opera, perplessità che in alcuni di noi tutt’ora rimangono… La nostra posizione, che può sembrare abbastanza prudente al riguardo, è suggerita dalla convinzione che la realizzazione di quest’opera non cambierà sostanzialmente la vita dei residenti, mentre invece ci sono altri interventi che sicuramente sono in grado di farlo: pensiamo ad esempio alla riduzione del traffico di attraversamento con l’introduzione della Ztl, alla creazione di nuovi parcheggi, all’abbattimento delle barriere per i disabili, ad una maggiore sicurezza dei pedoni, ad un trasporto pubblico a servizio del quartiere, ad una raccolta differenziata più efficiente, ad una rivitalizzazione del commercio, ad un arredo urbano degno di questo nome…”.

Dicembre 2006. Il Comitato di Quartiere del Centro Storico redige un documento in merito alla revisione del PUT.
In questo post, riportiamo quasi integralmente le premesse del documento.
Il centro storico è una zona della città la cui impostazione urbanistica, con vie strette e tortuose, risale a secoli addietro, quando non esisteva il traffico automobilistico. Oggi il centro storico di Rivoli rappresenta un patrimonio collettivo da salvaguardare e valorizzare, anche in funzione delle sue potenzialità attrattive per la localizzazione di attività produttive e culturali, ancora non del tutto espresse. Ad oggi la presenza di un intenso traffico veicolare è frutto di uno squilibrio ancora forte tra sistema viario, parcheggi, esigenze di accessibilità alle attività presenti. Il traffico è fonte di disagi per gli abitanti, pericoli per i pedoni, e provoca, a causa della ristrettezza della strade, alti tassi di inquinamento acustico e atmosferico, soprattutto in certe ore del giorno.
L’intento nostro non è certo quello di criminalizzare l’uso dell’auto, ma soltanto di regolamentarlo, in modo da rendere più vivibile questa parte della città; e non è neppure quello di danneggiare le attività artigianali, commerciali e scolastiche presenti nel quartiere: l’obiettivo che ci si propone è quello di trovare una soluzione al problema che in qualche misura soddisfi le legittime aspettative sia dei residenti sia di quanti sul territorio lavorano.
La nostra proposta parte da questa esigenza di regolamentazione. Come avviene nella stragrande maggioranza dei centri italiani e stranieri, è necessario intervenire presto e con coraggio per disegnare un volto nuovo a questa parte della città che ha ormai perso la sua identità senza averne trovata una nuova, rischiando un pesante degrado. Lo sviluppo economico e turistico del centro storico, può avvenire soltanto attraverso una tutela ed una valorizzazione di questa parte della città.
Ma il centro storico non può e non deve essere un’isola nella città di Rivoli. Il centro storico può essere esso stesso “motore” di uno sviluppo della città: turismo, cultura, istruzione, commercio, artigianato, sono alcune delle scommesse su cui impostare un suo rilancio. In questo senso si pone il problema della “accessibilità”: il centro storico deve essere “usato” dalle altre componenti del sistema economico e sociale della città.
Il problema del traffico, però, non coinvolge soltanto il centro storico, ma anche, e pesantemente, altre zone della città, come quelle lungo corso Susa, corso Torino, corso XXV Aprile, per cui si pone il problema di una riduzione più ampia del traffico e di un ampliamento di una Zona a traffico limitato, inizialmente limitata al centro storico, sempre con l’intento di deviare su altre direttrici il traffico di attraversamento della città da parte dei non rivolesi. Ci rendiamo conto che un provvedimento del genere è molto più complicato e richiede interventi a medio e a lungo termine, anche su scala metropolitana, come ad esempio uno spostamento più a ovest del casello di Bruere o una sua liberalizzazione, la realizzazione di una vera circonvallazione attraverso la costruzione un tunnel sotto la collina, la creazione di parcheggi di attestamento agli ingressi della città, un sistema di trasporto pubblico efficace ed efficiente, l’arrivo della metropolitana. Proposte, queste, di cui parliamo più avanti.
Con questo spirito proveremo quindi a porre sul tappeto alcune questioni che si riferiscono ad uno scenario più ampio, che coinvolge l’intero territorio cittadino, ma anche la collocazione e il ruolo che la città di Rivoli può giocare alla scala regionale. Proporremo interventi molto mirati, per il centro storico, realizzabili con interventi e scelte di carattere locale, ma vorremmo anche spostare l’attenzione sul fatto che l’accessibilità al centro storico e, nel contempo, la regolamentazione del traffico veicolare, diventano fattori di attrazione a livello regionale.

Vengono poi affrontati diversi specifici argomenti, che per la lunghezza del documento ci è impossibile riportare:
1. L’attraversamento del Centro Storico
2. Il sistema di “ingresso-uscita” dal centro storico
3. La chiusura del piazzale del Castello
4. La Ztl
5. I parcheggi a ridosso del centro storico
6. Una segnaletica adeguata
7. Un nuovo servizio di trasporto urbano
8. La riduzione della velocità delle auto
9. Le protezioni per i pedoni
10. La regolamentazione del traffico presso gli edifici scolatici
11. L'incentivazione dell'uso della tangenziale
12. Combattere la sosta selvaggia
13. Utilizzo dei dissuasori a scomparsa
14. Favorire l'utilizzo del treno
15. La metropolitana
16. Un tunnel sotto la collina

Per quanto riguarda il problema oggetto del nostro blog, si evidenzia come la chiusura del piazzale del Castello stia riversando il traffico proveniente da Rosta verso via Roma e in parte verso corso Susa; si propone la creazione di una ZTL (inizialmente a tempo, ad esempio dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 , per giungere in un prossimo futuro a comprendere tutto l’arco della giornata, ad esempio dalle 7 alle 19), e contestualmente il potenziamento del sistema dei parcheggi intorno al centro.

BREVE STORIA (1992-2005)

Sul sito citato nel precedente post, http://it.geocities.com/trafficorivoli, sono presenti una serie di documenti, che riassumo:

1992. un estratto del PUT (PIANO URBANO DEL TRAFFICO) presentato dalla Giunta Comunale di Rivoli nel 1992, dove si fa uno specifico riferimento ad un allargamento della zona pedonale e alla creazione di una ZTL;

novembre 2002. La DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE sulla tutela dell’Ambiente (11 novembre 2002) che invitava tutti i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti ad identificare percentuali significative delle strade del centro abitato nelle quali attuare limitazioni totali (Zone pedonali) o parziali (ZTL) del traffico;

marzo 2003. La dichiarazione (marzo 2003) della GIUNTA COMUNALE DI RIVOLI, che affermava che la ZTL “…rientra appieno negli obiettivi strategici del PUT…” e che "entro il 20/9/03 l'Assessorato all'Ambiente definirà lo studio per aumentare le aree urbane da pedonalizzare e quelle da destinare a ZTL, fino al 10% del territorio comunale edificato, in ottemperanza alla legge regionale di settore" (cosa mai fatta!);

febbraio 2004. Le conclusioni del VII Forum di AGENDA 21, promosso dalla Provincia di Torino (6 febbraio 2004); al punto 3 si afferma: “Ridurre la mobilità, accrescere l'accessibilità. …è prevista la definizione ad opera dei comuni, di zone a basse emissioni in cui applicare limitazioni del traffico totali (pedonalizzazione) o parziali (zone a traffico limitato, strade riservate ai mezzi pubblici). Tali limitazioni dovranno essere permanenti nel tempo (intero anno) e applicate per un numero significativo di ore.”

aprile 2004. Il Comunicato Stampa del COMITATO DI QUARTIERE DEL CENTRO STORICO di Rivoli.

A metà 2004 l’attività della Giunta Comunale, scaduto il mandato, si chiude senza aver individuato le aree pedonali e la ZTL da attuare.
Nel giugno 2004 viene eletta la NUOVA GIUNTA COMUNALE. Nel programma presentato dal Sindaco, viene confermata l’intenzione di affrontare il problema della ZTL. Il sito che conteneva il programma (http://www.tallonesindaco.org/contenuti/programma_full.html) non è più on-line, ma ne abbiamo conservato una copia:
“punto 4 - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE PER UNA CITTÀ A MISURA DI CITTADINO: …Obiettivo principale deve essere la riduzione del traffico di attraversamento, in particolar modo nel centro storico con l'introduzione della Zona a Traffico Limitato nel centro storico, la fluidificazione del traffico, la creazione di percorsi pedonali e ciclabili protetti e funzionali, un piano urbano dei parcheggi nelle diverse aree in modo da soddisfare le necessità dei residenti e degli utenti.”

Settembre 2004: viene pubblicato il MANIFESTO PER LA MOBILITA’ URBANA SOSTENIBILE, redatto da Associazioni ambientaliste (Amici della Terra, Legambiente ,WWF, Acli Anniverdi), Organizzazioni sociali ONG (Forum Permanente del Terzo Settore , Cilap Eapn Italia, Acli, Fondazione Lanza, Fondazione Culturale di Banca Etica, Movimento Difesa del Cittadino, Euromobility, Greenaccord) e Organizzazioni Sindacali (Ces, Cgil, Cisl, e Uil) in occasione della Settimana Europea sulla Mobilità (http://www.euromobility.org/). Ecco un estratto:
“Le organizzazioni promotrici si impegnano inoltre … a chiedere il miglioramento del servizio pubblico attraverso:
… l’aumento delle zone pedonali;
… l’aumento del personale di vigilanza municipale in servizio nella gestione del traffico;
… l’ampliamento e l’efficacia delle zone a traffico limitato nei centri storici…”

Nel settembre 2004, il COMITATO DI QUARTIERE DEL CENTRO STORICO ribadisce la sua posizione alla nuova Amministrazione Comunale:
“…Il comitato di quartiere ha pertanto avanzato le seguenti richieste:
Estensione dell'area pedonale di Via Piol associata all'istituzione di una ZTL estesa ai confini del centro storico come individuato nelle tavole del Put, previa consultazione del comitato di quartiere, con orari tali da scoraggiare il traffico di attraversamento. Il provvedimento, che era stato vincolato alla realizzazione delle rotonde per miglioramento del traffico periferico, ora concluso, deve quindi essere attuato con il prossimo Put (l’attuale scade a fine anno).
Chiusura del piazzale del Castello: si chiede che la sua attivazione sia vincolata alla contemporanea attuazione dell'area pedonale + Ztl.
Priorità alla sicurezza dei pedoni: creando dove possibile marciapiedi o percorsi protetti; limitando la velocità con dossi e passaggi rialzati oppure con l’installazione di apparecchi che rilevino il superamento dei limiti; apponendo dei cartelli per i limiti di velocità a 30 km/h e in aree a maggior rischio a 10km/h; predisponendo una maggiore presenza della Polizia municipale per far rispettare i divieti.
Piano temporale per l'attuazione di tali misure, concordato con il comitato di quartiere.

Nel novembre 2004 il Comitato di Quartiere del Centro Storico incontra il Sindaco e l'assessore Gianotti; il Sindaco dichiara che la risoluzione dei problemi del traffico di attraversamento, l’attuazione della ZTL e l’eventuale ampliamento della zona pedonale, ecc. sono stati definiti dalla Giunta, nella sua prima riunione, come una della priorità da affrontare.
Segue dopo pochi giorni un incontro con l’Assessore all’Urbanistica, Marta Colombo. Si conferma il cambiamento di rotta rispetto alla precedente Amministrazione (che non era favorevole all’attuazione della ZTL): il nuovo Piano Urbano del Traffico verrà scritto, integrando e modificando quello precedente, prevedendo una ZTL; è possibile si discuta anche di un ampliamento della zona pedonale, come vuole la legge regionale. I tempi indicati sono i seguenti:
- dicembre 2004 = presentazione di una “delibera di indirizzo”, che impegni la Giunta nell’approvazione e applicazione dei punti qualificanti del nuovo PUT;
- gennaio 2005 = inizio della scrittura del nuovo PUT, consultando le parti interessate, come indicato dal Sindaco;
- primavera 2005 = presentazione del PUT, cui seguirà il periodo previsto per osservazioni ed eventuali correzioni;
- ottobre 2005 = approvazione definitiva del PUT.
Per quanto riguarda l’attuazione della ZTL, se il consenso sarà acquisito in modo soddisfacente e ampio durante le prime fasi, è possibile che la sua attuazione segua immediatamente l’approvazione del PUT, cioè nel novembre 2005.

Febbraio 2005: nuova riunione tra il Comitato di Quartiere e una rappresentanza della Giunta (assessori Colombo, Dilonardo, Rotella), presente un esperto di ZTL e zone pedonali del Comune di Torino. Si conferma l’intenzione di inserire la ZTL nel nuovo Piano Urbano del Traffico. Dopo una serie di articoli su Luna Nuova (tra cui un’altra mia lettera), l’assessore Dilonardo dichiara (Luna Nuova n° 17, 4/3/2005): “E già stato scelto un dirigente che si occupa del progetto PUT. Abbiamo già fatto studi sulla zona del centro abitato e del centro storico, perimetrandola e definendola visto che i dati in nostro possesso erano vecchi. Fra poco sarà presentata in giunta, poi in Provincia e a Roma”

Aprile 2005. Il Comitato di Quartiere distribuisce un volantino-questionario a tutti i residenti, segue a fine aprile un’Assemblea. Emerge la forte richiesta di misure di controllo del traffico, ma anche i timori dei commercianti di veder ridotta la loro attività. Gianotti, Vicesindaco, ricorda che il PUT (Piano Urbano del Traffico) è scaduto ed il nuovo è in fase di approvazione (nota: non verrà mai presentato); il Comune ha l’obbligo di destinare almeno il 10% del territorio a zone pedonali o ZTL e concorda sulla necessità per l’amministrazione comunale di affrontare il problema (tra l’altro punto cardine della campagna elettorale del Sindaco) dandosi delle priorità, prima di tutte la sicurezza dei pedoni, anche se la complessità della situazione impone scelte collegiali, che non possono essere veloci.

Ottobre 2005. La stesura del nuovo PUT è in ritardo; la responsabilità della stesura passa dall’Assessore ai LL.PP. Dilonardo all’assessore Colombo, che intende avviare una serie di incontri con i quartieri e le associazioni cittadine per discutere della revisione del PUT.

GEOCITIES/TRAFFICORIVOLI


Nel 2005 ho pubblicato su un sito la situazione del traffico a Rivoli; lo potete consultare al seguente indirizzo:
http://it.geocities.com/trafficorivoli
Oltre a una sintetica descrizione del problema (cioè della posizione geografica della nostra città che è priva di circonvallazione) troverete una serie di fotografie che documentano il traffico nelle diverse vie del Centro Storico.


16 ANNI SPRECATI

A dimostrare come il problema del traffico nel Centro Storico sia noto da anni, e da anni non sia né affrontato né risolto, vi propongo la lettera che inviai 16 anni fa, a “Rivoli 15” (fu pubblicata il 31 gennaio 1992); fatta eccezione per alcuni riferimenti a contingenze di allora, la lettera potrebbe essere stata scritta oggi… ed è tutto detto.

Egregio Direttore,
in queste settimane verrà attuato l’annunciato cambiamento dei sensi unici nel centro di Rivoli; mi sono quindi preoccupato di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione non solo relative ai cambiamenti immediati ma anche al futuro.
Al giorno d’oggi, l’orientamento generale è ormai quello della protezione dei centri storici dal traffico automobilistico, sia per l’inquinamento atmosferico che per quello acustico, sia per recuperare uno spazio vivibile per la città; i recenti provvedimenti governativi e delle Amministrazioni comunali, pur con incertezze e contraddizioni, vanno decisamente in questa direzione. Una prestigiosa conferma è il progetto ”Città senza auto” , varato proprio in questi giorni dalla Comunità Europea, che prevede l’estensione progressiva delle zone di traffico chiuso e limitato a tutte le città europee.
La chiusura totale del centro storico è dunque la soluzione corretta, e si dovrà prima o poi arrivarci. Potrà forse sembrare troppo limitativa, e io non vorrei invocarla subito per non sembrare di guardare agli interessi personali (essendo uno dei residenti del centro storico), anche se occorrerà valutare se le gimcane richieste ai residenti per entrarne e uscirne saranno giustificate o meno. Se la si vuole rimandare, occorre però per il momento perseguire una politica di disincentivazione totale del traffico automobilistico, sia per quanto riguarda il traffico “di attraversamento” (a quando lo spostamento della barriera di pedaggio della tangenziale verso Avigliana?), sia riducendo gli “attrattori” di traffico (enti e servizi che potrebbero essere spostati fuori dal centro), sia dotando la periferia di parcheggi collegati al centro, agli esercizi commerciali e agli “attrattori” culturali (Castello, Museo della Stampa), da servizi pubblici.
Spiace perciò constatare che l’Amministrazione di Rivoli si stia muovendo in direzione opposta. Nessun progetto, anche a lungo termine, di chiusura del centro storico, anzi… ad esempio il progetto di costruire un parcheggio per 100 autovetture in piazza Bollani… chi passa in questa piazza alle 16 del pomeriggio non la trova già completamente intasata, inquinata dai motori accesi delle vetture in sosta? L’inversione del senso in via Rombò - via Fiorito e la creazione del parcheggio non creerebbero un traffico che non trova giustificazioni, senza contare l’intasamento delle vie di acceso e deflusso attraverso il centro? La viabilità di Rivoli non si risolve creando parcheggi nel centro: occorre sì crearli, ma alla periferia, ed organizzare eventualmente un servizio navetta (con automezzi a trazione elettrica). Non dobbiamo tamponare problemi di oggi né guardare agli interessi di singoli gruppi, ma dobbiamo avere il coraggio, una volta tanto, di guardare al futuro e di compiere operazioni a lungo termine per il bene della collettività.
L’amministrazione afferma che ogni cittadino ha le sue particolari esigenze, e che volendo accontentare tutti si rischia di cadere nell’immobilismo; certamente sottoporre ogni inversione di senso di una via all’approvazione della cittadinanza può essere eccessivo. Ma consultare i cittadini sul problema generale (mantenere il centro aperto e costruirvi i parcheggi? oppure chiuderlo, fare i parcheggi in periferia e istituire un servizio navetta?) potrebbe a questo punto essere opportuno.


COMMENTI
- Il neretto è stato aggiunto oggi, per far risaltare (se ce ne fosse bisogno) che a 16 anni di distanza siamo al punto di partenza…
- Quando l’amministrazione affermava che “ogni cittadino ha le sue particolari esigenze, e che volendo accontentare tutti si rischia di cadere nell’immobilismo” NON si riferiva ovviamente alla chiusura del Centro Storico, ma alle proteste che alcuni avevano sollevato al riguardo dei cambiamenti dei sensi unici allora attuati.

COMPITO A CASA…
Modificare la lettera in modo che possa essere spedita oggi senza capire che è stata scritta nel 1992; se qualcuno impiega più di 2-3 minuti, fatemelo sapere…