lunedì 11 febbraio 2008

BREVE STORIA (2007 - oggi)

Gennaio 2007. Incontro sulla revisione del PUT tra il Comitato di Quartiere del Centro Storico e il gruppo di lavoro dell’amministrazione (assessori Colombo, urbanistica; Dilonardo, lavori pubblici; Bellino, commercio; dirigente dell’Urbanistica architetto Proi; due architetti consulenti del comune, Fubini e Alifredi). Tenendo conto delle diverse esigenze espresso, i due consulenti presenteranno nei prossimi mesi una proposta di regolamentazione del traffico.

Marzo 2007. In una ennesima riunione, i consulenti propongono di bloccare il traffico di attraversamento di fatto 24 ore su 24, ma rendendo accessibile il centro storico da tutte le parti; si prospetta una sperimentazione per l’estate, in realtà ci vorrà più tempo…

Luglio 2007. In un’Assemblea presso la casa del Conte Verde l’Assessore Colombo e i due consulenti presentano una prima bozza del progetto, che desta molte perplessità… (vedi oltre).

Settembre 2007. Nuovo incontro tra il Comitato di Quartiere, l’Amministrazione (Colombo, Dilonardo, Bellino, Rotella) e i due consulenti. La proposta per eliminare il traffico di attraversamento prevede l´impossibilità di superare via Piol e viene definita ZTR (Zona a Traffico Regolamentato):
- chiusura di via Santa Croce e deviazione traffico in via al Castello;
- chiusura di viale Partigiani (zona chiesetta San Lorenzo) e deviazione traffico su via Vecco (che cambierebbe senso di marcia) o ritorno in viale Partigiani;
- chiusura di via Capra all´altezza di piazza Marinai d´Italia e deviazione traffico su via Savarino;
- chiusura di via San Rocco all´incrocio con via Rombò con obbligo a proseguire verso piazza Bollani o a svoltare a sinistra in via Balzetti o ancora con deviazione traffico in via ex Internati per chi deve accedere alla zona delle scuole in via Arnaud
Sono previste inoltre due navette per trasporto locale che si incontrano in piazza San Rocco, una con percorso nord -sud e viceversa partendo da corso Susa vicino alla caserma Alpini (dove si attesterà il 36) per arrivare all´ospedale, l´altra ovest-est e viceversa partendo dal Castello per arrivare vicino al cimitero.
L´inizio della sperimentazione è previsto per il gennaio del 2008.
Il Comitato di Quartiere prende atto della buona volontà (finalmente) dimostrata dall’Amministrazione; ribadisce però che continua ad essere favorevole all'istituzione di una ZTL e a una estensione dell'area pedonale di Via Piol, evidenziando come l’attuale proposta danneggi anche i residenti impedendo indiscriminatamente a tutti l’attraversamento di via Piol.

Dicembre 2007. Preceduto da una polemica sul progettato parcheggio di Viale Partigiani, il mensile del comune di Rivoli (RivoliRi) presenta occupando un’intera pagina il progetto della ZTR, riportando il 2 febbraio come data di inizio della sperimentazione.

Gennaio 2008. A seguito di una riunione, tenutasi il 27 dicembre, tra il Sindaco, gli assessori Bellino, Provenzano e Dilonardo e, per la Confesercenti, i signori Carta e Carbutto, e a seguito della discussione svoltasi nella riunione della Giunta Comunale del 10 gennaio 2008, emergono posizioni contrastanti. La Giunta decide di bloccare l’avvio della sperimentazione della ZTR; l’assessore Colombo rimette nelle mani del Sindaco il mandato ricevuto di elaborare il progetto per risolvere i problemi del traffico.

Siamo ritornati ai nostri giorni, e al motivo della mia lettera del primo post di questo blog.

BREVE STORIA (2006)

Luglio 2006. I problemi della ZTL e della zona pedonale si intrecciano, in qualche modo, con quelli della tanto discussa “Risalita meccanizzata”. Il 2 luglio 2006 (preceduto da una raccolta di 5000 firme contro la sua realizzazione) si tiene un referendum consultivo, cui partecipa solo il 20% della popolazione, ma dove la maggioranza (60%) è per il NO. Non è nostra intenzione toccare questo troppo complesso argomento. Ricordiamo solo che:
- il Sindaco afferma che “il problema della risalita non è parso un vero problema e con l'astensione, la gente ha detto che deve essere la politica ad affrontare problemi come questi” (fosse così anche per le limitazioni del traffico!).
- la Giunta decide quindi di proseguire con i lavori della risalita, già appaltati; l’argomento della ZTL viene rinviato.

Ottobre 2006. Il Comitato di Quartiere redige un documento sul problema della “Risalita meccanizzata”; non entrando nel merito della vicenda, riportiamo uno stralcio:
“Non sono mancate le perplessità sull’utilità dell’opera, perplessità che in alcuni di noi tutt’ora rimangono… La nostra posizione, che può sembrare abbastanza prudente al riguardo, è suggerita dalla convinzione che la realizzazione di quest’opera non cambierà sostanzialmente la vita dei residenti, mentre invece ci sono altri interventi che sicuramente sono in grado di farlo: pensiamo ad esempio alla riduzione del traffico di attraversamento con l’introduzione della Ztl, alla creazione di nuovi parcheggi, all’abbattimento delle barriere per i disabili, ad una maggiore sicurezza dei pedoni, ad un trasporto pubblico a servizio del quartiere, ad una raccolta differenziata più efficiente, ad una rivitalizzazione del commercio, ad un arredo urbano degno di questo nome…”.

Dicembre 2006. Il Comitato di Quartiere del Centro Storico redige un documento in merito alla revisione del PUT.
In questo post, riportiamo quasi integralmente le premesse del documento.
Il centro storico è una zona della città la cui impostazione urbanistica, con vie strette e tortuose, risale a secoli addietro, quando non esisteva il traffico automobilistico. Oggi il centro storico di Rivoli rappresenta un patrimonio collettivo da salvaguardare e valorizzare, anche in funzione delle sue potenzialità attrattive per la localizzazione di attività produttive e culturali, ancora non del tutto espresse. Ad oggi la presenza di un intenso traffico veicolare è frutto di uno squilibrio ancora forte tra sistema viario, parcheggi, esigenze di accessibilità alle attività presenti. Il traffico è fonte di disagi per gli abitanti, pericoli per i pedoni, e provoca, a causa della ristrettezza della strade, alti tassi di inquinamento acustico e atmosferico, soprattutto in certe ore del giorno.
L’intento nostro non è certo quello di criminalizzare l’uso dell’auto, ma soltanto di regolamentarlo, in modo da rendere più vivibile questa parte della città; e non è neppure quello di danneggiare le attività artigianali, commerciali e scolastiche presenti nel quartiere: l’obiettivo che ci si propone è quello di trovare una soluzione al problema che in qualche misura soddisfi le legittime aspettative sia dei residenti sia di quanti sul territorio lavorano.
La nostra proposta parte da questa esigenza di regolamentazione. Come avviene nella stragrande maggioranza dei centri italiani e stranieri, è necessario intervenire presto e con coraggio per disegnare un volto nuovo a questa parte della città che ha ormai perso la sua identità senza averne trovata una nuova, rischiando un pesante degrado. Lo sviluppo economico e turistico del centro storico, può avvenire soltanto attraverso una tutela ed una valorizzazione di questa parte della città.
Ma il centro storico non può e non deve essere un’isola nella città di Rivoli. Il centro storico può essere esso stesso “motore” di uno sviluppo della città: turismo, cultura, istruzione, commercio, artigianato, sono alcune delle scommesse su cui impostare un suo rilancio. In questo senso si pone il problema della “accessibilità”: il centro storico deve essere “usato” dalle altre componenti del sistema economico e sociale della città.
Il problema del traffico, però, non coinvolge soltanto il centro storico, ma anche, e pesantemente, altre zone della città, come quelle lungo corso Susa, corso Torino, corso XXV Aprile, per cui si pone il problema di una riduzione più ampia del traffico e di un ampliamento di una Zona a traffico limitato, inizialmente limitata al centro storico, sempre con l’intento di deviare su altre direttrici il traffico di attraversamento della città da parte dei non rivolesi. Ci rendiamo conto che un provvedimento del genere è molto più complicato e richiede interventi a medio e a lungo termine, anche su scala metropolitana, come ad esempio uno spostamento più a ovest del casello di Bruere o una sua liberalizzazione, la realizzazione di una vera circonvallazione attraverso la costruzione un tunnel sotto la collina, la creazione di parcheggi di attestamento agli ingressi della città, un sistema di trasporto pubblico efficace ed efficiente, l’arrivo della metropolitana. Proposte, queste, di cui parliamo più avanti.
Con questo spirito proveremo quindi a porre sul tappeto alcune questioni che si riferiscono ad uno scenario più ampio, che coinvolge l’intero territorio cittadino, ma anche la collocazione e il ruolo che la città di Rivoli può giocare alla scala regionale. Proporremo interventi molto mirati, per il centro storico, realizzabili con interventi e scelte di carattere locale, ma vorremmo anche spostare l’attenzione sul fatto che l’accessibilità al centro storico e, nel contempo, la regolamentazione del traffico veicolare, diventano fattori di attrazione a livello regionale.

Vengono poi affrontati diversi specifici argomenti, che per la lunghezza del documento ci è impossibile riportare:
1. L’attraversamento del Centro Storico
2. Il sistema di “ingresso-uscita” dal centro storico
3. La chiusura del piazzale del Castello
4. La Ztl
5. I parcheggi a ridosso del centro storico
6. Una segnaletica adeguata
7. Un nuovo servizio di trasporto urbano
8. La riduzione della velocità delle auto
9. Le protezioni per i pedoni
10. La regolamentazione del traffico presso gli edifici scolatici
11. L'incentivazione dell'uso della tangenziale
12. Combattere la sosta selvaggia
13. Utilizzo dei dissuasori a scomparsa
14. Favorire l'utilizzo del treno
15. La metropolitana
16. Un tunnel sotto la collina

Per quanto riguarda il problema oggetto del nostro blog, si evidenzia come la chiusura del piazzale del Castello stia riversando il traffico proveniente da Rosta verso via Roma e in parte verso corso Susa; si propone la creazione di una ZTL (inizialmente a tempo, ad esempio dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 , per giungere in un prossimo futuro a comprendere tutto l’arco della giornata, ad esempio dalle 7 alle 19), e contestualmente il potenziamento del sistema dei parcheggi intorno al centro.

BREVE STORIA (1992-2005)

Sul sito citato nel precedente post, http://it.geocities.com/trafficorivoli, sono presenti una serie di documenti, che riassumo:

1992. un estratto del PUT (PIANO URBANO DEL TRAFFICO) presentato dalla Giunta Comunale di Rivoli nel 1992, dove si fa uno specifico riferimento ad un allargamento della zona pedonale e alla creazione di una ZTL;

novembre 2002. La DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE sulla tutela dell’Ambiente (11 novembre 2002) che invitava tutti i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti ad identificare percentuali significative delle strade del centro abitato nelle quali attuare limitazioni totali (Zone pedonali) o parziali (ZTL) del traffico;

marzo 2003. La dichiarazione (marzo 2003) della GIUNTA COMUNALE DI RIVOLI, che affermava che la ZTL “…rientra appieno negli obiettivi strategici del PUT…” e che "entro il 20/9/03 l'Assessorato all'Ambiente definirà lo studio per aumentare le aree urbane da pedonalizzare e quelle da destinare a ZTL, fino al 10% del territorio comunale edificato, in ottemperanza alla legge regionale di settore" (cosa mai fatta!);

febbraio 2004. Le conclusioni del VII Forum di AGENDA 21, promosso dalla Provincia di Torino (6 febbraio 2004); al punto 3 si afferma: “Ridurre la mobilità, accrescere l'accessibilità. …è prevista la definizione ad opera dei comuni, di zone a basse emissioni in cui applicare limitazioni del traffico totali (pedonalizzazione) o parziali (zone a traffico limitato, strade riservate ai mezzi pubblici). Tali limitazioni dovranno essere permanenti nel tempo (intero anno) e applicate per un numero significativo di ore.”

aprile 2004. Il Comunicato Stampa del COMITATO DI QUARTIERE DEL CENTRO STORICO di Rivoli.

A metà 2004 l’attività della Giunta Comunale, scaduto il mandato, si chiude senza aver individuato le aree pedonali e la ZTL da attuare.
Nel giugno 2004 viene eletta la NUOVA GIUNTA COMUNALE. Nel programma presentato dal Sindaco, viene confermata l’intenzione di affrontare il problema della ZTL. Il sito che conteneva il programma (http://www.tallonesindaco.org/contenuti/programma_full.html) non è più on-line, ma ne abbiamo conservato una copia:
“punto 4 - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE PER UNA CITTÀ A MISURA DI CITTADINO: …Obiettivo principale deve essere la riduzione del traffico di attraversamento, in particolar modo nel centro storico con l'introduzione della Zona a Traffico Limitato nel centro storico, la fluidificazione del traffico, la creazione di percorsi pedonali e ciclabili protetti e funzionali, un piano urbano dei parcheggi nelle diverse aree in modo da soddisfare le necessità dei residenti e degli utenti.”

Settembre 2004: viene pubblicato il MANIFESTO PER LA MOBILITA’ URBANA SOSTENIBILE, redatto da Associazioni ambientaliste (Amici della Terra, Legambiente ,WWF, Acli Anniverdi), Organizzazioni sociali ONG (Forum Permanente del Terzo Settore , Cilap Eapn Italia, Acli, Fondazione Lanza, Fondazione Culturale di Banca Etica, Movimento Difesa del Cittadino, Euromobility, Greenaccord) e Organizzazioni Sindacali (Ces, Cgil, Cisl, e Uil) in occasione della Settimana Europea sulla Mobilità (http://www.euromobility.org/). Ecco un estratto:
“Le organizzazioni promotrici si impegnano inoltre … a chiedere il miglioramento del servizio pubblico attraverso:
… l’aumento delle zone pedonali;
… l’aumento del personale di vigilanza municipale in servizio nella gestione del traffico;
… l’ampliamento e l’efficacia delle zone a traffico limitato nei centri storici…”

Nel settembre 2004, il COMITATO DI QUARTIERE DEL CENTRO STORICO ribadisce la sua posizione alla nuova Amministrazione Comunale:
“…Il comitato di quartiere ha pertanto avanzato le seguenti richieste:
Estensione dell'area pedonale di Via Piol associata all'istituzione di una ZTL estesa ai confini del centro storico come individuato nelle tavole del Put, previa consultazione del comitato di quartiere, con orari tali da scoraggiare il traffico di attraversamento. Il provvedimento, che era stato vincolato alla realizzazione delle rotonde per miglioramento del traffico periferico, ora concluso, deve quindi essere attuato con il prossimo Put (l’attuale scade a fine anno).
Chiusura del piazzale del Castello: si chiede che la sua attivazione sia vincolata alla contemporanea attuazione dell'area pedonale + Ztl.
Priorità alla sicurezza dei pedoni: creando dove possibile marciapiedi o percorsi protetti; limitando la velocità con dossi e passaggi rialzati oppure con l’installazione di apparecchi che rilevino il superamento dei limiti; apponendo dei cartelli per i limiti di velocità a 30 km/h e in aree a maggior rischio a 10km/h; predisponendo una maggiore presenza della Polizia municipale per far rispettare i divieti.
Piano temporale per l'attuazione di tali misure, concordato con il comitato di quartiere.

Nel novembre 2004 il Comitato di Quartiere del Centro Storico incontra il Sindaco e l'assessore Gianotti; il Sindaco dichiara che la risoluzione dei problemi del traffico di attraversamento, l’attuazione della ZTL e l’eventuale ampliamento della zona pedonale, ecc. sono stati definiti dalla Giunta, nella sua prima riunione, come una della priorità da affrontare.
Segue dopo pochi giorni un incontro con l’Assessore all’Urbanistica, Marta Colombo. Si conferma il cambiamento di rotta rispetto alla precedente Amministrazione (che non era favorevole all’attuazione della ZTL): il nuovo Piano Urbano del Traffico verrà scritto, integrando e modificando quello precedente, prevedendo una ZTL; è possibile si discuta anche di un ampliamento della zona pedonale, come vuole la legge regionale. I tempi indicati sono i seguenti:
- dicembre 2004 = presentazione di una “delibera di indirizzo”, che impegni la Giunta nell’approvazione e applicazione dei punti qualificanti del nuovo PUT;
- gennaio 2005 = inizio della scrittura del nuovo PUT, consultando le parti interessate, come indicato dal Sindaco;
- primavera 2005 = presentazione del PUT, cui seguirà il periodo previsto per osservazioni ed eventuali correzioni;
- ottobre 2005 = approvazione definitiva del PUT.
Per quanto riguarda l’attuazione della ZTL, se il consenso sarà acquisito in modo soddisfacente e ampio durante le prime fasi, è possibile che la sua attuazione segua immediatamente l’approvazione del PUT, cioè nel novembre 2005.

Febbraio 2005: nuova riunione tra il Comitato di Quartiere e una rappresentanza della Giunta (assessori Colombo, Dilonardo, Rotella), presente un esperto di ZTL e zone pedonali del Comune di Torino. Si conferma l’intenzione di inserire la ZTL nel nuovo Piano Urbano del Traffico. Dopo una serie di articoli su Luna Nuova (tra cui un’altra mia lettera), l’assessore Dilonardo dichiara (Luna Nuova n° 17, 4/3/2005): “E già stato scelto un dirigente che si occupa del progetto PUT. Abbiamo già fatto studi sulla zona del centro abitato e del centro storico, perimetrandola e definendola visto che i dati in nostro possesso erano vecchi. Fra poco sarà presentata in giunta, poi in Provincia e a Roma”

Aprile 2005. Il Comitato di Quartiere distribuisce un volantino-questionario a tutti i residenti, segue a fine aprile un’Assemblea. Emerge la forte richiesta di misure di controllo del traffico, ma anche i timori dei commercianti di veder ridotta la loro attività. Gianotti, Vicesindaco, ricorda che il PUT (Piano Urbano del Traffico) è scaduto ed il nuovo è in fase di approvazione (nota: non verrà mai presentato); il Comune ha l’obbligo di destinare almeno il 10% del territorio a zone pedonali o ZTL e concorda sulla necessità per l’amministrazione comunale di affrontare il problema (tra l’altro punto cardine della campagna elettorale del Sindaco) dandosi delle priorità, prima di tutte la sicurezza dei pedoni, anche se la complessità della situazione impone scelte collegiali, che non possono essere veloci.

Ottobre 2005. La stesura del nuovo PUT è in ritardo; la responsabilità della stesura passa dall’Assessore ai LL.PP. Dilonardo all’assessore Colombo, che intende avviare una serie di incontri con i quartieri e le associazioni cittadine per discutere della revisione del PUT.

GEOCITIES/TRAFFICORIVOLI


Nel 2005 ho pubblicato su un sito la situazione del traffico a Rivoli; lo potete consultare al seguente indirizzo:
http://it.geocities.com/trafficorivoli
Oltre a una sintetica descrizione del problema (cioè della posizione geografica della nostra città che è priva di circonvallazione) troverete una serie di fotografie che documentano il traffico nelle diverse vie del Centro Storico.


16 ANNI SPRECATI

A dimostrare come il problema del traffico nel Centro Storico sia noto da anni, e da anni non sia né affrontato né risolto, vi propongo la lettera che inviai 16 anni fa, a “Rivoli 15” (fu pubblicata il 31 gennaio 1992); fatta eccezione per alcuni riferimenti a contingenze di allora, la lettera potrebbe essere stata scritta oggi… ed è tutto detto.

Egregio Direttore,
in queste settimane verrà attuato l’annunciato cambiamento dei sensi unici nel centro di Rivoli; mi sono quindi preoccupato di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione non solo relative ai cambiamenti immediati ma anche al futuro.
Al giorno d’oggi, l’orientamento generale è ormai quello della protezione dei centri storici dal traffico automobilistico, sia per l’inquinamento atmosferico che per quello acustico, sia per recuperare uno spazio vivibile per la città; i recenti provvedimenti governativi e delle Amministrazioni comunali, pur con incertezze e contraddizioni, vanno decisamente in questa direzione. Una prestigiosa conferma è il progetto ”Città senza auto” , varato proprio in questi giorni dalla Comunità Europea, che prevede l’estensione progressiva delle zone di traffico chiuso e limitato a tutte le città europee.
La chiusura totale del centro storico è dunque la soluzione corretta, e si dovrà prima o poi arrivarci. Potrà forse sembrare troppo limitativa, e io non vorrei invocarla subito per non sembrare di guardare agli interessi personali (essendo uno dei residenti del centro storico), anche se occorrerà valutare se le gimcane richieste ai residenti per entrarne e uscirne saranno giustificate o meno. Se la si vuole rimandare, occorre però per il momento perseguire una politica di disincentivazione totale del traffico automobilistico, sia per quanto riguarda il traffico “di attraversamento” (a quando lo spostamento della barriera di pedaggio della tangenziale verso Avigliana?), sia riducendo gli “attrattori” di traffico (enti e servizi che potrebbero essere spostati fuori dal centro), sia dotando la periferia di parcheggi collegati al centro, agli esercizi commerciali e agli “attrattori” culturali (Castello, Museo della Stampa), da servizi pubblici.
Spiace perciò constatare che l’Amministrazione di Rivoli si stia muovendo in direzione opposta. Nessun progetto, anche a lungo termine, di chiusura del centro storico, anzi… ad esempio il progetto di costruire un parcheggio per 100 autovetture in piazza Bollani… chi passa in questa piazza alle 16 del pomeriggio non la trova già completamente intasata, inquinata dai motori accesi delle vetture in sosta? L’inversione del senso in via Rombò - via Fiorito e la creazione del parcheggio non creerebbero un traffico che non trova giustificazioni, senza contare l’intasamento delle vie di acceso e deflusso attraverso il centro? La viabilità di Rivoli non si risolve creando parcheggi nel centro: occorre sì crearli, ma alla periferia, ed organizzare eventualmente un servizio navetta (con automezzi a trazione elettrica). Non dobbiamo tamponare problemi di oggi né guardare agli interessi di singoli gruppi, ma dobbiamo avere il coraggio, una volta tanto, di guardare al futuro e di compiere operazioni a lungo termine per il bene della collettività.
L’amministrazione afferma che ogni cittadino ha le sue particolari esigenze, e che volendo accontentare tutti si rischia di cadere nell’immobilismo; certamente sottoporre ogni inversione di senso di una via all’approvazione della cittadinanza può essere eccessivo. Ma consultare i cittadini sul problema generale (mantenere il centro aperto e costruirvi i parcheggi? oppure chiuderlo, fare i parcheggi in periferia e istituire un servizio navetta?) potrebbe a questo punto essere opportuno.


COMMENTI
- Il neretto è stato aggiunto oggi, per far risaltare (se ce ne fosse bisogno) che a 16 anni di distanza siamo al punto di partenza…
- Quando l’amministrazione affermava che “ogni cittadino ha le sue particolari esigenze, e che volendo accontentare tutti si rischia di cadere nell’immobilismo” NON si riferiva ovviamente alla chiusura del Centro Storico, ma alle proteste che alcuni avevano sollevato al riguardo dei cambiamenti dei sensi unici allora attuati.

COMPITO A CASA…
Modificare la lettera in modo che possa essere spedita oggi senza capire che è stata scritta nel 1992; se qualcuno impiega più di 2-3 minuti, fatemelo sapere…