lunedì 11 febbraio 2008

BREVE STORIA (2006)

Luglio 2006. I problemi della ZTL e della zona pedonale si intrecciano, in qualche modo, con quelli della tanto discussa “Risalita meccanizzata”. Il 2 luglio 2006 (preceduto da una raccolta di 5000 firme contro la sua realizzazione) si tiene un referendum consultivo, cui partecipa solo il 20% della popolazione, ma dove la maggioranza (60%) è per il NO. Non è nostra intenzione toccare questo troppo complesso argomento. Ricordiamo solo che:
- il Sindaco afferma che “il problema della risalita non è parso un vero problema e con l'astensione, la gente ha detto che deve essere la politica ad affrontare problemi come questi” (fosse così anche per le limitazioni del traffico!).
- la Giunta decide quindi di proseguire con i lavori della risalita, già appaltati; l’argomento della ZTL viene rinviato.

Ottobre 2006. Il Comitato di Quartiere redige un documento sul problema della “Risalita meccanizzata”; non entrando nel merito della vicenda, riportiamo uno stralcio:
“Non sono mancate le perplessità sull’utilità dell’opera, perplessità che in alcuni di noi tutt’ora rimangono… La nostra posizione, che può sembrare abbastanza prudente al riguardo, è suggerita dalla convinzione che la realizzazione di quest’opera non cambierà sostanzialmente la vita dei residenti, mentre invece ci sono altri interventi che sicuramente sono in grado di farlo: pensiamo ad esempio alla riduzione del traffico di attraversamento con l’introduzione della Ztl, alla creazione di nuovi parcheggi, all’abbattimento delle barriere per i disabili, ad una maggiore sicurezza dei pedoni, ad un trasporto pubblico a servizio del quartiere, ad una raccolta differenziata più efficiente, ad una rivitalizzazione del commercio, ad un arredo urbano degno di questo nome…”.

Dicembre 2006. Il Comitato di Quartiere del Centro Storico redige un documento in merito alla revisione del PUT.
In questo post, riportiamo quasi integralmente le premesse del documento.
Il centro storico è una zona della città la cui impostazione urbanistica, con vie strette e tortuose, risale a secoli addietro, quando non esisteva il traffico automobilistico. Oggi il centro storico di Rivoli rappresenta un patrimonio collettivo da salvaguardare e valorizzare, anche in funzione delle sue potenzialità attrattive per la localizzazione di attività produttive e culturali, ancora non del tutto espresse. Ad oggi la presenza di un intenso traffico veicolare è frutto di uno squilibrio ancora forte tra sistema viario, parcheggi, esigenze di accessibilità alle attività presenti. Il traffico è fonte di disagi per gli abitanti, pericoli per i pedoni, e provoca, a causa della ristrettezza della strade, alti tassi di inquinamento acustico e atmosferico, soprattutto in certe ore del giorno.
L’intento nostro non è certo quello di criminalizzare l’uso dell’auto, ma soltanto di regolamentarlo, in modo da rendere più vivibile questa parte della città; e non è neppure quello di danneggiare le attività artigianali, commerciali e scolastiche presenti nel quartiere: l’obiettivo che ci si propone è quello di trovare una soluzione al problema che in qualche misura soddisfi le legittime aspettative sia dei residenti sia di quanti sul territorio lavorano.
La nostra proposta parte da questa esigenza di regolamentazione. Come avviene nella stragrande maggioranza dei centri italiani e stranieri, è necessario intervenire presto e con coraggio per disegnare un volto nuovo a questa parte della città che ha ormai perso la sua identità senza averne trovata una nuova, rischiando un pesante degrado. Lo sviluppo economico e turistico del centro storico, può avvenire soltanto attraverso una tutela ed una valorizzazione di questa parte della città.
Ma il centro storico non può e non deve essere un’isola nella città di Rivoli. Il centro storico può essere esso stesso “motore” di uno sviluppo della città: turismo, cultura, istruzione, commercio, artigianato, sono alcune delle scommesse su cui impostare un suo rilancio. In questo senso si pone il problema della “accessibilità”: il centro storico deve essere “usato” dalle altre componenti del sistema economico e sociale della città.
Il problema del traffico, però, non coinvolge soltanto il centro storico, ma anche, e pesantemente, altre zone della città, come quelle lungo corso Susa, corso Torino, corso XXV Aprile, per cui si pone il problema di una riduzione più ampia del traffico e di un ampliamento di una Zona a traffico limitato, inizialmente limitata al centro storico, sempre con l’intento di deviare su altre direttrici il traffico di attraversamento della città da parte dei non rivolesi. Ci rendiamo conto che un provvedimento del genere è molto più complicato e richiede interventi a medio e a lungo termine, anche su scala metropolitana, come ad esempio uno spostamento più a ovest del casello di Bruere o una sua liberalizzazione, la realizzazione di una vera circonvallazione attraverso la costruzione un tunnel sotto la collina, la creazione di parcheggi di attestamento agli ingressi della città, un sistema di trasporto pubblico efficace ed efficiente, l’arrivo della metropolitana. Proposte, queste, di cui parliamo più avanti.
Con questo spirito proveremo quindi a porre sul tappeto alcune questioni che si riferiscono ad uno scenario più ampio, che coinvolge l’intero territorio cittadino, ma anche la collocazione e il ruolo che la città di Rivoli può giocare alla scala regionale. Proporremo interventi molto mirati, per il centro storico, realizzabili con interventi e scelte di carattere locale, ma vorremmo anche spostare l’attenzione sul fatto che l’accessibilità al centro storico e, nel contempo, la regolamentazione del traffico veicolare, diventano fattori di attrazione a livello regionale.

Vengono poi affrontati diversi specifici argomenti, che per la lunghezza del documento ci è impossibile riportare:
1. L’attraversamento del Centro Storico
2. Il sistema di “ingresso-uscita” dal centro storico
3. La chiusura del piazzale del Castello
4. La Ztl
5. I parcheggi a ridosso del centro storico
6. Una segnaletica adeguata
7. Un nuovo servizio di trasporto urbano
8. La riduzione della velocità delle auto
9. Le protezioni per i pedoni
10. La regolamentazione del traffico presso gli edifici scolatici
11. L'incentivazione dell'uso della tangenziale
12. Combattere la sosta selvaggia
13. Utilizzo dei dissuasori a scomparsa
14. Favorire l'utilizzo del treno
15. La metropolitana
16. Un tunnel sotto la collina

Per quanto riguarda il problema oggetto del nostro blog, si evidenzia come la chiusura del piazzale del Castello stia riversando il traffico proveniente da Rosta verso via Roma e in parte verso corso Susa; si propone la creazione di una ZTL (inizialmente a tempo, ad esempio dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19 , per giungere in un prossimo futuro a comprendere tutto l’arco della giornata, ad esempio dalle 7 alle 19), e contestualmente il potenziamento del sistema dei parcheggi intorno al centro.