domenica 30 marzo 2008

ARRIVA LA RISALITA!

Entro l’estate, sorprendendo un po’ tutti, la Risalita Meccanizzata sarà inaugurata.
Alla Risalita abbiamo già dedicato un precedente post (SEPARATI IN CASA). Speriamo che serva, che sia utilizzata, che risulti “bella”, che non si deteriori e vada in rovina nel giro di qualche anno per problemi di manutenzione e di vandalismo…
Il Comitato “No Risalita” organizzerà un Tour, per dimostrare che la risalita è uno scempio urbanistico ed è inutile.
La Giunta di Rivoli scoprirà invece presto se la Risalita, su cui ha puntato, riuscirà a fornire una spinta al turismo e al commercio, collegando il Castello al Centro Storico.
Nello stesso tempo dovrà affrontare un problema che ha lasciato “sospeso”: in quali vie transiteranno i turisti, per andare dalla Risalita al Centro, e viceversa? Come garantire la sicurezza dei pedoni?
Il percorso pedonale ipotizzato potrebbe comprendere un anello: da Via Piol a via S. Croce, visitando la Chiesa omonima e la Collegiata Alta, per arrivare alla Risalita; e per ridiscendere, via al Castello (o viceversa).
Se la Risalita avrà successo, si teme un forte traffico pedonale…
Nessun problema, fortunatamente ci sono le autovetture.

Qui vedete la proposta per l’imbocco di v. S. Croce: gli automezzi obbligheranno i pedoni che scendono a schierarsi sulla destra, quelli che salgono sulla sinistra, così non ci sarà confusione; certo, i turisti dovrano schiacciarsi un po’ contro il muro per non essere arrotati, ma almeno il traffico pedonale sarà ordinato.


Per quanto riguarda via al Castello, questa foto scattata pochi giorni fa dimostra l'utilità delle auto nel rendere ordinato il traffico pedonale.













Ovviamente scherziamo; a qualcuno viene forse in mente una Zona Pedonale?

NUOVE STRADE PER RIVOLI

Il Piano territoriale di Coordinamento, approvato dal Consiglio Provinciale il 28/4/99 e dal Consiglio Regionale l’1/8/03 (di cui abbiamo parlato nel precedente post “RIVOLI BATTI UN COLPO...” ), oltre all’attestamento della Metropolitana a Rivoli, prevede anche un riassetto viario dell’area Ovest:
- un collegamento Rivalta-Casellette (“bretella SP 143”), facente parte di un sistema anulare che circonda tutta Torino, con diramazione verso la tangenziale Ovest;
- la Pedemontana (per convogliare il traffico tra il pinerolese e la valle di Susa).
Nell’immagine vedete in verde la direttrice di traffico della val di Susa, in rosa il sistema anulare metropolitano, in giallo la Pedemontana, in nero il sistema autostradale e della tangenziale.
Visto che occorrerà farci dare spiegazioni da Regione e Provincia sulla linea 1 della Metropolitana, perché non chiedere anche a che punto sono questi progetti?

RIVOLI, BATTI UN COLPO…

E’ di questi giorni la notizia del tracciato della nuova linea 2 della metropolitana, che arriverà sino ai comuni della cintura Sud; il protocollo d’intesa è stato firmato dalla Regione, dalla Provincia e dai comuni di Torino, Orbassano, Rivalta. Gli stessi comuni saranno collegati anche da una tratta del futuro sistema ferroviario metropolitano. Si precisa, negli articoli dei giornali, che sarà così servita un’utenza di oltre 21.000 abitanti.
Ne siamo felici.
E Rivoli, con i suoi 50.000 abitanti?
Che ne è del progetto, chiaramente indicato alla pag. 177 della Relazione Illustrativa del Piano territoriale di Coordinamento (documento approvato dal Consiglio Provinciale il 28/4/99 e dal Consiglio Regionale l’1/8/03), che prevede la linea 1 della metropolitana attestata a Rivoli (clicca sull'immagine)?

Rivoli, se ci sei batti un colpo!
Bene per la linea 2, ma contestualmente devono partire il progetto e i lavori per prolungare la linea 1 sino a Rivoli, altrimenti Rivoli resterà l’unico “buco nero” scollegato dalla nuova rete dei trasporti e beffato dal traffico privato di attraversamento.
Se gli Amministratori vogliono urgentemente chiedere un incontro con Regione e Provincia, noi saremo con loro.

venerdì 28 marzo 2008

AUTOMOBILI, AUTOMOBILI (E PEDONI)

L'immagine mostra il numero delle auto circolanti in Italia (i primi intervalli, linea blu, ogni dieci anni; la linea rossa mostra l'andamento negli ultimi 10 anni).

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Associazione dei Produttori Automobilistici Tedeschi (VDA), nel 2006 l'Italia risulta al secondo posto al mondo per numero di vetture circolanti (592 per mille abitanti, per un totale di oltre 34 milioni); ci supera solo il Principato di Monaco che ha una realtà del tutto particolare (e solo 24.000 auto in totale).
Dal 1990 ad oggi il numero delle auto circolanti è aumentato del 25%. Non servono studi sui flussi di traffico per capire che la soluzione della congestione del traffico nei centri abitati è un problema prioritario, e che a parte misure contingenti la strategia implica un profondo ripensamento del nostro modo di vivere attraverso un un miglioramento del trasporto pubblico e una disincentivazione di quello privato! Certo vanno ripensati anche scenari politici, economici, industriali...

E’ stata inoltre pubblicata su “La Repubblica” un’intervista al nuovo presidente dell'ACI, Enrico Gelpi. Per la prima volta l’ACI fa affermazioni significative sulla necessità di limitare il traffico automobilistico, partendo dal dato che ogni giorno in Italia vengono investite dalle auto 60 persone. Ecco le proposte:
- modificare le regole dell'attraversamento pedonale dando (come già avviene in molti paesi europei) la precedenza a chi si accinge ad attraversare, non solo a chi sta già sulle striscie;
- impedire di parcheggiare le auto in prossimità delle strisce pedonali;
- limitare la crescita incontrollata del parco auto circolante;
- sviluppare le metropolitane, i trasporti pubblici e la politica complessiva dei trasporti, per risolvere la congestione delle nostre strade;
- per ogni nuovo insediamento residenziale o commerciale, considerare l’impatto che avrà sulla mobilità.

"DEUS NON VULT"

La metropolitana non arriverà mai a Rivoli, perché si tratta di un progetto demoniaco.

Questa l’inaspettata notizia, che era però già stata predetta 35 anni fa; siamo infatti venuti in possesso della versione originale (mai messa in circolazione) di una scena del film “L’esorcista”, di William Friedkin (1973), quando appunto l’esorcista padre Merrin, interpretato da Max Von Sydow, inizia la battaglia con la piccola Regan (Linda Blair), posseduta dal demonio. Guardate e ascoltate attentamente verso la fine (da 1 minuto e 50 secondi in poi)…
Quindi “Deus non vult” (come disse Vittorio Gassman in “L’armata Brancaleone”).

MIFACCIOLAZetaTiElle

Un commento a una notizia di qualche settimana fa: il comune di Collegno sta studiando l’istituzione di una ZTL nel quartiere di Terracorta. Certo Collegno non ha un Centro Storico così caratterizzato come Rivoli; ma, una ZTL a Terracorta, perché…? (se conoscete la zona avrete i miei stessi dubbi). Lo si capisce al termine dell’articolo: il Comune deve destinare aree a ZTL, per avere il contributo regionale

Avevamo previsto che qualche Comune potesse “inventare” ZTL in aree periferiche (non esiste solo la “finanza creativa”, c’è anche la “viabilità..”), non percorse da traffico di attraversamento, e possibilmente senza attività commerciali, per poter dire “la ZTL l’ho fatta, sono a posto”. Una proposta ancora più semplice la vedete nell'immagine: la ZTL c’è, senza problemi nell’individuare le aree e senza proteste (a parte forse qualche “fastidioso” residente)…

TAVOLO TECNICO (4)

Si è svolto il 26 marzo il terzo e ultimo incontro del TAVOLO TECNICO promosso dal Comitato di Quartiere Centro Storico sul tema “Traffico in Rivoli e Riqualificazione del Centro Storico”. Il documento conclusivo verrà presentato lunedì prossimo al Comune di Rivoli e alla stampa; da martedì sarà possibile scaricarlo integralmente da questo blog.

venerdì 21 marzo 2008

RIVOLI 2011 = PIEMONTE REALE

Avevamo segnalato l’assenza di Rivoli dai programmi presentato dal comitato “Italia 150” per celebrare i 150 anni dell´Unità d´Italia.
Ogni tanto una BUONA notizia, ricordata anche in uno dei commenti postati: è stato costituita l’associazione “Piemonte Reale”, che raccoglie tutti i comuni piemontesi sedi di Regge Sabaude, per coordinare l’inserimento nelle manifestazioni per i 150 anni dell’Italia Unita; la sede sarà presso il Comune di Rivoli.
E la CATTIVA? Come ha fatto notare Borsato nella lettera a Luna Nuova del 18 marzo, se l’Amministrazione fosse (così) attiva anche su altri problemi, come quello della mobilità, molti Rivolesi ne sarebbero felici…

FLUSSI DI TRAFFICO

Mancano rilevazioni recenti sui flussi di traffico nella nostra città; questi dati sarebbero utili per stabilire aree ed orari delle limitazioni del traffico da proporre. La "sensazione" che il traffico sia molto intenso in alcune fasce orarie non è però una sola sensazione... ci viene in aiuto il documento “Indagine sulla mobilità delle persone e sulla qualità dei trasporti nell’area metropolitana e nella provincia di Torino”, presentata dall’Agenzia Mobilità Metropolitana Torino (2006). Riportiamo un grafico (clicca sopra per ingrandire) che indica la distribuzione dell'intensità del traffico privato nelle diverse ore nei comuni della cintura torinese: è evidente un importante picco mattutino, tra le 7 e le 11, mentre nel pomeriggio il picco è distribuito in una fascia più ampia (16-20.30). Sono già utili indicazioni per impostare gli orari di una ZTL.
Notare anche l'aumento del traffico del 2006, ultimo anno rilevato...

martedì 18 marzo 2008

SICUREZZA = PRIORITA’ ASSOLUTA

L’immagine è tratta da una tavola del Piano Urbano del Traffico di Rivoli del 2001, dedicata ai percorsi pedonali (per la precisione, la tavola p-02 - clicca sopra per vedere meglio).

Le linee blu indicano la presenza di percorsi pedonali, in parole povere di marciapiedi o di sedi pedonali protette.
Le linee rosse indicano i nuovi percorsi pedonali in progetto nel 2001.
L’area tratteggiata rosa è il Centro Storico.

Il problema salta immediatamente all’occhio.
C’è la Zona Pedonale di v. Piol; a parte questa e v. Roma, l’inizio di v. Monte Grappa, alcune zone nel percorso dall’Ospedale Vecchio attraverso p.za S.Rocco sino a v. Balzetti, un tratto di p.za Marconi, e la “spina” attorno a v. Capra, c’è ben poco d’altro.
La quasi totalità delle vie del Centro è priva di percorsi pedonali protetti: nessuna sicurezza per i residenti, per i turisti, per gli acquirenti, per gli scolari, per gli anziani, per chiunque.
Lo ricorda la sequenza delle due foto (foto 1 - foto 2) scattata in v. Peretti, con il pedone quasi “crocifisso” al muro, e il bambino al suo fianco destro, per evitare di essere investiti dalle auto in transito.

POLITICI E CORSO SUSA

Già il 7 marzo Bruno Borsato aveva commentato su Luna Nuova la situazione del traffico in corso Susa. Oggi, in un’ulteriore lettera (“Corso Susa, i politici distanti dalla gente”) conferma quanto andiamo dicendo da tempo: la mobilità è uno dei problemi centrali di Rivoli, e negli ultimi decenni è stato affrontato male, e soprattutto è mancata una visione globale e strategica. I politici, secondo Borsato, sono distanti dalla gente perché non si rendono conto una città con meno traffico, con zone controllate, con piste ciclabili e zone pedonali è essenziale per vivere meglio; più di incontri, manifestazioni, operazioni di marketing…

Intanto, a dimostrare che è un problema globale, il vicino comune di Buttigliera (Ferriera) protesta: polveri sottili e traffico pesante sulla statale, quindi richiesta di costruire una circonvallazione (che comunque c’è già, l’autostrada, che senza pedaggi eviterebbe ai mezzi pesanti l’attraversamento). Da tener presente, quando chiederemo lo smantellamento del casello di Bruere (una delle possibili soluzioni sarebbe di portarlo più a monte…).

venerdì 14 marzo 2008

TRAFFICO CONGESTO

Su Luna Nuova di oggi è nuovamente affrontato il problema della congestione del traffico in c.so Susa (ma anche in c.so De Gasperi e c.so Primo Levi). Questa volta è il rivolese Guido Tamisari a puntualizzare i problemi, su cui concordiamo pienamente.
Vale la pena di riassumere la situazione della nostra città (vedi anche il sito Traffico Rivoli):

  • Rivoli è punto di passaggio obbligato per buona parte del traffico proveniente dalla Val di Susa e diretto a Torino (alla sera la direzione si inverte).

  • La collina morenica è un vincolo geografico che impedisce il flusso del traffico ad ovest di Rivoli.

  • Rivoli non ha una circonvallazione.

  • Corso Primo Levi potrebbe essere considerato l’unico tratto di circonvallazione, limitato alla zona sud-est, ma ha una carreggiata insufficiente a smaltire il traffico

  • Sulla principale strada di scorrimento interna (corso Susa) sono state realizzate delle rotonde, che non hanno però risolto il problema del traffico.

  • Il primo tronco dell’autostrada A32 e il suo innesto con la Tangenziale fungerebbero da naturale circonvallazione del centro abitato; in realtà l’utilizzo della Tangenziale è scoraggiato da: a) presenza del casello che obbliga al pagamento del pedaggio; congestione della Tangenziale nelle ore di punta (malgrado il rifacimento del raccordo di Bruere).

  • Trasporti pubblici: Rivoli è mal collegata con Torino e manca (unica tra le città piemontesi con oltre 40.000 abitanti) di un collegamento ferroviario.

E' necessaria una visione globale; il problema di Rivoli è un problema della mobilità dell'Area Ovest di Torino, e per la sua soluzione vanno coinvolti Provincia e Regione, e anche i comuni limitrofi.

giovedì 13 marzo 2008

TAVOLO TECNICO (3)

Si è svolta il 12 marzo la seconda riunione del TAVOLO TECNICO promosso dal Comitato di Quartiere Centro Storico sul tema “Traffico in Rivoli e Riqualificazione del Quartiere Centro Storico”. Sono state affrontate le possibili soluzioni ai temi discussi, tra cui: traffico pubblico e privato, ZTL, parcheggi, Centro Commerciale Naturale, riqualificazione della città. Il Tavolo è stato aggiornato al 26 marzo.

martedì 11 marzo 2008

EVVIVA (?)

L’entusiasmo che ci aveva preso sabato scorso (finalmente il Sindaco prende posizione) si è stemperato leggendo una cronaca più approfondita. Dunque una proposta provocatoria dell’Assessore Morena durante il Consiglio Comunale della scorsa settimana, per rispondere alla petizione dei cittadini di c.so Susa, così come alla raccolta firme promossa dai commercianti del Centro Storico si era risposto con il blocco della mai amata ZTR. Quindi non l’avvio di una riflessione strategica globale, ma la necessità di dare risposte "politiche" e "mediatiche" immediate, cui potrebbero non seguire fatti concreti, come la storia degli ultimi 15 anni insegna.

lunedì 10 marzo 2008

ZONE 30

Le "Zone 30" sono aree urbane in cui si sceglie di tutelare la funzione residenziale, promuovendo una mobilità locale più sicura e sostenibile, attraverso misure coordinate e progettate, in cui tutti gli utenti della strada (autovetture, pedoni, ciclisti) si muovono in sicurezza, con riduzione dell’inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) in un ambiente riqualificato col verde e con arredi urbani. Nate in Olanda del 1983, si sono poi estese in altri paesi europei (Germania, Austria, Francia, Svizzera, Belgio); in Italia gli appositi segnali compaiono nel nuovo Codice della Strada (1996), e le “Zone 30” sono state recepite nelle Direttive per la redazione dei PUT (Piani Urbani del Traffico).
Per avere maggiori informazioni, potete consultare:
- la voce di Wikipedia
- la pagina di Cittàmobile
- le Linee Guida della Regione Piemonte
- il documento “Isole ambientali e moderazione del traffico”

E' interessante anche consultare la definizione di Corte urbana, che spesso viene identificata con le "Zone 30":
"Nell'esperienza olandese, che è attualmente la più significativa e convincente, la corte urbana (o woonerf) è il risultato della ristrutturazione di una normale strada urbana per cui si ottiene una parte continua di spazio pubblico dove la funzione pedonale è privilegiata o comunque prevale su quella veicolare, la quale non viene del tutto esclusa (altrimenti l'area sarebbe pedonale) ma è semplicemente tollerata. Nella corte urbana la superficie stradale viene profondamente ristrutturata; lo spazio viene a tal fine organizzato ed arredato in modo opportuno e la sua utilizzazione è regolata da un'idonea specifica segnaletica. Il gioco dei bambini può esservi autorizzato in tutta la larghezza stradale."

Il 24 gennaio scorso è stata pubblicata la graduatoria per la realizzazione delle “zone 30” in Piemonte: sono state accettate 23 proposte, la Regione finanzierà il 50% della spesa. A Torino interesserà il quartiere s.Rita-Mirafiori (nel perimetro c.so Siracusa - c.so Orbassano - c.so Sebastopoli - v. Guido Reni); altre città interessate sono Fossano, Savigliano, Tortona, Alessandria, Valenza, Asti, Settimo, Avigliana, Carmagnola, Cuneo, Chieri, Venaria, Ovada, S.Mauro Torinese, Grugliasco, Castellamonte, Trofarello, Novi Ligure, Verbania.

Rivoli non è presente: la nostra citta NON HA un Piano Urbano del Traffico (l'ultimo, approvato nel dicembre 2001, aveva validità biennale, è dunque scaduto nel 2003).
Forse zone non centrali di Rivoli potrebbero giovarsi di queste misure.
Purtroppo anche questa forma di controllo del traffico si rivela invece insufficiente nel Centro Storico; 30 km/h in molti punti sono eccessivi, occorrono limitazioni più stringenti. Ma soprattutto non può essere rispettata la “regola” di tutte le Zone 30 di ridurre lo spazio dedicato alla circolazione delle autovetture a favore dello spazio riservato ai pedoni e alle piste ciclabili: impossibile in vie già PRIVE DI MARCIAPIEDI a causa della loro ridotta larghezza…!

sabato 8 marzo 2008

EVVIVA ! ! !


Su "La Stampa" di ieri, il Sindaco Tallone ha preso posizione sul traffico di attraversamento di Rivoli; di fronte ai gravi problemi sollevati nelle scorse settimane, e vista l'impossibilità, esplorata più volte in passato, di cancellare il pedaggio al Casello di Bruere, viene proposta l'istituzione di una tariffa ecopass, di poco superiore al pedaggio di Bruere.
Forse una provocazione, comunque FINALMENTE un primo atto concreto per rilanciare ad altri enti (Provincia, Regione) il problema del traffico che attraversa Rivoli.
L'articolo non precisa l'area da sottoporre al pedaggio, ma sicuramente il Sindaco vorrà tutelare tutta l'area della nostra Città, poiché istituire l'ecopass solo in alcune direttrici (ad es. Corso Susa) indurrebbe il traffico verso altri percorsi non tassati (ad es. il Centro Storico e la Collina Morenica).
Le conclusioni del Tavolo Tecnico promosso dal Quartiere Centro Storico potranno fornire utili indicazioni al Sindaco per perfezionare i necessari interventi, anche in base alla forza espressa dalla condivisione delle proposte da parte delle diverse parti sociali in campo.
Fiduciosi, come non mai, attendiamo gli sviluppi.

Sempre su "La Stampa" di ieri, si riporta la discussione in corso alla Regione sulla proposta di aumentare le aree ZTL ad almeno il 20% della superficie nelle cittadine più popolose della Regione. Si avanza la proposta di non limitarsi a concedere premi a chi raggiunge il 20% delle aree a ZTL, ma di istituire sanzioni per le città che non attuano la direttiva regionale.
Siamo perfettamente d'accordo.

Infine su "Luna Nuova", sempre di ieri, una lettera di Bruno Borsato formula interessanti considerazioni; a parte la necessità di istituire la ZTL, di superare le opposizioni di una parte delle forze in campo, di stimolare l'Amministrazione a scelte formulate in base al bene della collettività e non solo a mere scelte elettoralistiche, si affronta il problema del "baratto" tra la Risalita Meccanizzata e la ZTL... sottoscrivo personalmente tutto quanto dice il sig. Borsato su questo argomento: se "baratto" c'è stato, è stato un tragico errore... e comunque, se "baratto" c'è stato, l'accordo non è stato rispettato...

venerdì 7 marzo 2008

RIVOLI 2010 (+1)

Fra poco più di tre anni si inaugureranno le celebrazioni per i 150 anni dell´Unità d´Italia; Torino sarà la “città capofila” degli eventi. Nei giorni scorsi il programma è stato presentato al Comitato dei Garanti presieduto da Carlo Azeglio Ciampi.
Le aree di Torino interessate saranno essenzialmente la Spina 2 (nuova Biblioteca multimediale, Officine Grandi Riparazione ferroviarie), Mirafiori (Mobility Village), Torino Esposizioni (Centro della Scienza), i parchi Dora, Stura e Valentino (“Ritorno alla Terra”), e la Reggia di Venaria Reale (“Delle delizie e dei piaceri”). Oltre ai fondi statali e degli enti locali, parteciperanno anche grandi sponsor (Fiat, Intesa-Sanpaolo, ecc.).

In molti documenti si parlava genericamente di coinvolgimento delle “regge sabaude”, ma sembra di capire che il Castello di Rivoli sarà escluso dalle principali manifestazioni.

Ci sbagliamo?
E se non ci sbagliamo, possiamo ancora rimediare?

giovedì 6 marzo 2008

NO STRADE, NO PROGETTI

Altre città della cintura torinese, già favorite per il possibile libero utilizzo della tangenziale e/o per la presenza di un collegamento ferroviario, stano ottenendo importanti finanziamenti dalla provincia; ad esempio Venaria Reale, grazie all'attrazione turistica rappresentata dalla Reggia:

“Prolungamento di corso Regina”
Contemporaneamente all'inaugurazione della Reggia di Venaria, la Provincia ha aperto al traffico il prolungamento di corso Regina Margherita, per consentire ai turisti di raggiungere la Reggia dalla Tangenziale. Il progetto è collegato alla…
“Circonvallazione di Venaria Reale e Borgaro Torinese"
Prevista per la fine del 2009, consentirà di collegare la tangenziale di Torino con la Provinciale delle Valli di Lanzo senza attraversare il centro di Venaria; l’impegno di spesa previsto è di 77 milioni di euro.
I due progetti nascono da un accordo di programma stipulato anni fa sul "Restauro e valorizzazione della Reggia di Venaria Reale e del borgo castello della Mandria".

Strade e ponti per collegare la Reggia di Venaria (e di questo siamo felici).
Ben poco per Rivoli e per il nostro Castello, se non la tanto contestata RIsalita/RIdiscesa… ma come arrivare al Castello, per RIdiscendere... e come arrivare nel centro di Rivoli, per RIsalire?

L’unica nota positiva, indiretta, è che si comincia a parlare un po’ più concretamente della Tangenziale Est (21 chilometri da Poirino a San Raffaele Cimena), che decongestionerebbe il tratto che interessa Rivoli; ma quanti anni ci vorranno…

Per tutti questi motivi gli interventi sul nodo di Rivoli, sia della rete viaria (autostrada, tangenziale, circonvallazione) che del trasporto pubblico (prolungamento della metropolitana) sono diventati una priorità assoluta. La questione è stata per troppo tempo ignorata o sottovalutata.

NO TRENO, NO METRO'

Quando nella metà dell’800, Rivoli non volle concedere i terreni per il passaggio della linea ferroviaria Torino-Susa, i progettisti deviarono il tracciato attraverso Alpignano; la linea fu inaugurata nel 1854, e da allora Rivoli perse per sempre la possibilità di un collegamento ferroviario.

Delle 7 città piemontesi con oltre 50.000 abitanti, Rivoli è l’unica a non avere una linea ferroviaria; ed è anche l’unica se si considerano le 12 città con oltre 40.000 abitanti.

I Rivolesi sono così fortemente penalizzati nell’accedere alla rete di trasporti piemontese, e altrettanto disagevole è raggiungere il capolouogo, sia per motivi di lavoro, che commerciali, culturali, ecc. A questa penalizzazione si aggiungono i problemi del traffico privato di attraversamento, che ben conosciamo.

Per questo motivo una delle priorità assolute della nostra Amministrazione dovrebbe essere di ottenere il prolungamento della linea 1 della metropolitana: un chiaro sì, e tempi certi, cose che ancora mancano.

VIA AL CASTELLO

Ricevo da Laura Mussano la foto e la segnalazione. Con l'installazione del ponteggio per i lavori di ristrutturazione di Villa Fiorito la larghezza di Via al Castello in quel punto è veramente critica; il rischio per i pedoni è notevole, in particolare nel tardo pomeriggio, quando il sole disturba la vista dei guidatori.

Grazie a Laura per la segnalazione; come per molte altre vie del Centro Storico, la foto parla da sola.

sabato 1 marzo 2008

SENSAZIONALE ! !

Da "La Repubblica" del 1° marzo, pagina di Torino.

Siete sorpresi?
Avete ragione, è un fotomontaggio... la vera notizia si riferisce alla zona di Torino dell'Aeronautica (stabilimento dell'Alenia).